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Giovanni Bozzolo
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Caldonazzo 2018
di roberto vignocchi
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Raffaele: Caldonazzo bella gara e bella zona per weekend lungo.
Io: solo il dubbio della temperatura dell'acqua... ma non credo che a Castiglione si crepi dal caldo
Raffaele: A Caldonazzo mai stato un problema. Comunque al limite scatta l'odiata muta.
Manuela: Se non crepi dal caldo a Castiglione, facile che crepi dal freddo a Caldonazzo. Ti ricordo Robby che hai avuto freddo a fine stagione alle 3 Prie. Medita, medita.
Andrea: A Caldonazzo anno scorso ottima location sole si sta benissimo acqua calda ...... e si segue un filo tieni boe sul fondo così non si va mai fuori traiettoria......
Matteo: Confermo tutto.
>>> (e Dio solo sa come è difficile convincere Matteo…)

Quanto precede è l’estratto della chat della nostra squadra open water prima di decidere a quale gara iscriversi in questo secondo weekend di giugno.

E così, facendo tesoro della storia statistica, narrante un’acqua di Castiglione sempre fredda, opto per l’esordio nella 5km del lago trentino, ricordandomi orgogliosamente di essere un montanaro.
Per chi non mi conosce ho un fisico che definire longilineo è eufemistico… Le mie scarse “riserve” lipidiche mi avevano condannato, nella tappa precedente della spettacolare Cavi-Sestri, ad un’agonizzante ultimo chilometro paralizzato dai 19 gradi dell’acqua “fuori” baia.
Trascorro allora i giorni successivi, quelli che precedono Caldonazzo, incollato alla webcam posizionata sull’omonimo Lido, nell’intento di monitorare l’evolversi della situazione meteo-idro-climatica.

La mia curiosità verrà premiata.. Mentre in tutta la penisola scrosciano temporali, a Caldonazzo si registrerà un unico acquazzone nel pomeriggio di giovedì e insolitamente nei restanti giorni della settimana il bel sole porterà l’acqua in superficie da 19 ai 22 gradi.

Il giorno della gara, senza neppure fare una levataccia, viaggio allora sereno, tranquillo e senza traffico insieme a Marinella, Anna e Andrea. Ad attenderci già sul posto, per un weekend da cartolina, si trovano Giulia e Marco, Alessandra e Matteo (con prole), Cristina e Luca (con prole).
Nel frattempo sulle coste toscane Raffaele (ndr Gambigliani Zoccoli…) e l’altra metà della squadra, con alle spalle le gelide fatiche di Castiglione, mettono a dura prova la memoria degli smartphones pubblicando decine di foto di eroi congelati ma felici.

Arriviamo a Caldonazzo e io sono incapace di replicare cotanto bombardamento digitale, stregato dalla bellezza del lago. I miei piedi sono già in acqua e mi fanno pregustare la temperatura ideale per nuotare. L’accredito e la successiva punzonatura (con tanto di transponder magnetico) sottendono un’ottima organizzazione, non ostentata anzi, piacevolmente celata dai modi amichevolmente informali dei giovani addetti.

Marinella è un po tesa… è alla sua prima gara dell’anno e anche alla sua prima 5km. La tranqullizzo ricordandole che ci siamo allenati bene per farla. Il percorso è quanto di più facile possa esserci, un triangolo rettangolo con i due cateti paralleli alle coste Sud ed Est e l’ipotenusa che taglia il lago in diagonale. Ai vertici tre grosse boe rosse unite da piccole boe direzionali (una ogni 100mt). Neppure la fatica di alzare la testa in quanto basta seguire la corda ben visibile ad 1,5mt di profondità!!! Totale 2,5km da percorrere per due volte.

Forte squillo di tromba…. Partiti!!!

Sto bene, l’acqua è freschina ma sopportabile (detto da me vuol dire che è calda…) Vedo solo Giulia alla mia sinistra e scorgo altre cuffie gialle (le nostre) già decine di metri più avanti. Mi ricordo che la mia ultima 5km risale al 2013 quindi decido di lasciare Giulia al suo bel passo all’inseguimento della sua avversaria di categoria. Gli altri ometti (Luca, Andrea e Marco…) sono già avanti , così come Alessandra e Cristina e allora mi giro sul dorso per scorgere sui piedi quella che penso essere la cuffia di Marinella (in realtà era Anna!!!).

Primo giro senza intoppi, sto ancora bene ma decido di non spingere oltre consapevole di avere riserve limitate. Mi rigiro sul dorso e rivedo (stavolta sì, la riconosco…) Marinella. Al 3° km decido di farla passare per poi capire subito che Lei ha deciso di passarmi!!! E mi sfila come se io fossi fermo… sigh. Finirà poi il percorso andando più forte nel secondo che nel primo giro, quindi felice (e allenata…).

A 500mt dalla fine le braccia sono solo un ricordo e tento goffamente di finire la gara un po a rana e un po a dorso. Nell’intento di non inzuccarmi contro un palo vedo sfilare anche Anna con bracciate irriverenti. All’arrivo, sportivamente parlando, solo la magra consolazione di non essere arrivato ultimo. Dalle parole di Giulia al mio contatto capisco di essere praticamente un ghiacciolo.

Medaglie di categoria per Anna (oro), Alessandra (argento), Giulia (bronzo) e Cristina (bronzo) mentre i maschietti hanno tirato loro la volata. Oro assoluto per Matteo che è rimasto all’asciutto a fare da baby-sitter…. Io mi riprendo solo dopo il generoso “vassoio” di pasta offerto ad ogni partecipante al termine della gara. E rimango di nuovo incantato dalla bellezza del lago…

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Giulia: Ragazzi avete scritto qualcosa di fondamentale? Se si ditemelo, non riesco a leggere tutto. Qualcuno mi riassuma.
Manuela: Allora ricominciamo.... Io avevo chiesto chi farà Castiglione della pescaia 9-10/6.
Io: Riassumo io... devo mettere su 7-8 kg per non avere freddo in acqua
>>

Così continuava la chat di cui sopra. Ma ora aggiungerei: ”… e per finire una gara di FONDO !!!”. Robby

 
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