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by
Giovanni Bozzolo
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Laiguaglia 2017
di manuela giovanardi
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La mia prima trasferta a Laigueglia.
Era annunciata come una domenica di mare tempestoso e meteo incerto, esattamente come i precedenti week end di settembre.
Insomma eravamo tutti preoccupati per le onde, ma stavolta Nettuno ha graziato la spedizione dei master, e ha concesso ai nuotatori un bel mare, anzi bellissimo con l’onda della misura giusta, da manuale direi, per competizioni in acque libere.

E se non c’è rosa senza spine, non c’è mare senza ….. meduse.
A centinaia fluttuavano nell'acqua limpida: alcune sotto, alcune a mezza via, altre in superficie solitarie… maledette!

Veloce punzonatura con consegna del pacco gara e gradita maglietta (rubo la citazione a Raffaele Gambigliani Zoccoli mio compagno di squadra), spiegazione del circuito, e siamo tutti pronti.
Si parte con una bella tromba da stadio che han sentito anche ad Alassio! Finalmente un via che sia degno di essere chiamato tale.

Fin da subito le belle bestioline sono apparse, sembravano stazionare innocue sul fondale, povera illusa! Nemmeno alla fine del primo giro…. tac colpita al braccio destro, proseguo e zac caviglia destra, ri-tac polpaccio sinistro, uffa ma quanto sono sfig… brucia, brucia, e mi dicevo “dai-che-passa-nuota-Manu”, e mi ripetevo “nuota-Manu-non-ci pensare-che-brucia”.

Schivo qualche medusina, qualcuna mi prende di striscio e intanto arrivo al 4° km circa, ne avvisto una che evito facendo un’acrobatica respirazione sul fianco sinistro e tutta soddisfatta per il mancato contatto immergo il viso per beccarmene un’altra in piena faccia, ahhhh colpitissima sulla guancia destra e mento, MAMMA MIA QUANTO BRUCIA!

E no, boia chi molla!! Se è vero che non sei nuotatore di acque libere se non fai la Byron (fatta), non lo sei nemmeno se per una medusetta in faccia ti ritiri e allora stringi i denti e avanti coi carri! Quindi colpita tante volte ma affondata mai. Tiè!

Arrivo con uno sprint da cinquantista assolutamente inutile, così solo per ricordarmi che fra poco si ricomincia in piscina; poco dopo taglia il traguardo Freccia Ross (il mio treno di gara), Capitan Jessy che ha fatto turismo oggi, e infine Lara Croft (Patty). L’esigua spedizione Sea ha finito la prima trasferta di Laigueglia.

Tutti in spiaggia a bere e mangiare lasagne offerte dall’impeccabile organizzazione, io, Jessy, Patty (la spedizione rosa della squadra) e Rossano (il beato tra le donne) parlavamo più di pizzicate di meduse, che del tempo impiegato o del piazzamento.

Di solito il racconto lo scrive il simpatico e provocatore compagno di squadra Raffaele Gambigliani.
Questa volta è assente giustificato per influenza e quindi a lui rivolgo un caro saluto e lancio la sfida all’anno prossimo.
Manuela Giovanardi – Sea Sub Modena

 
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