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Giovanni Bozzolo
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Classifiche Master
un intervento di anotnello monoriti
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Raccolgo l’invito nell’esprimere opinioni sul Regolamento nella parte di attribuzione punteggi con il nuovo modello di classifica combinata.

Nel merito delle scelte dei criteri di classifica di cui al Regolamento (atto ufficiale) la mia opinione non conta (a meno che non si voglia consentire l’apertura di un dibattito tecnico), poiché la Commissione che lo ha redatto è istituzione federale la cui competenza (in senso giuridico ) trascende , per principio, la possibilità dell’interferenza dal basso. Dico solo che dalla lettura della “ratio” di detto regolamento mi sembra chiaro che si voglia incentivare la partecipazione ai campionati italiani, cosa che ovviamente non trovo sbagliata. Il metodo scelto per la creazione dei criteri di classifica, ribadisco, è quello che è, e tale resta.

Lasciando impregiudicato il sindacato nel merito della decisione di avere creato due classifiche combinate per tutti i circuiti, mi permetto, però, di rilevare alcuni difetti in termini di coerenza formale e logica nella combinazione delle classifiche del GF.

Diamo per letta la parte IV “Classifiche individuali Master” IV. 2 Punteggi ove è previsto che “ Il punteggio complessivo conseguito da ogni atleta si ottiene sommando due distinte voci”

a) la prima voce è costituita dal punteggio finale ottenuto nel corrispondente circuito nazionale;

b) la seconda voce è data da un punteggio calcolato sulla base del risultato conseguito ai Campionati Italiani Master in acque libere opportunamente riparametrato in modo tale che il peso del Campionato Italiano sia - nel calcolo del punteggio totale di ogni atleta – equivalente a quello massimo ottenibile nel circuito nazionale collegato.

Sappiamo invero che detta equivalenza consiste nel moltiplicare il punteggio ottenuto ai campionati italiani per il numero massimo di gare che possono portare punti nel circuito collegato (cioè nel fondo, mf e sprint x5; nel gf x2).

Sottolineo ancora che questa scelta di merito è insindacabile.

Avviene però che il Regolamento preveda, sempre in punto classifiche:

d) Granfondo: punteggio circuito nazionale Granfondo + punteggio corrispondente al risultato conseguito Campionato Italiano Master di Fondo, di distanza superiore ai 7 km, opportunamente riparametrato.

Il dichiarato principio di equivalenza sub b), è certamente realizzabile nelle classifiche che nel circuito nazionale godono di iscrizioni open (F-MF-SPRINT) e dove il punteggio teorico massimo è sempre ottenibile, ma non si può realizzare nel circuito di Gran Fondo. Infatti, le uniche due gare di Gran Fondo inserite nel circuito nazionale sono a numero chiuso e ciò non garantisce, per principio, che in tutte le categorie le condizioni di calcolo e verifica dei punteggi nelle due classifiche che si devono combinare in quella finale possano essere anche solo in astratto equivalenti. In pratica le condizioni di partecipazione non sono uguali per tutti e pertanto il punto d) parte IV del nuovo Regolamento non va bene. Ripeto, non è qui sindacata la scelta di avere istituito due classifiche combinate (piaccia o non piaccia il metodo scelto) ma è qui discussa la dichiarata equivalenza obiettivamente non realizzabile che, perciò, rende sperequativo per principio detto metodo.

Ancora, sempre nello stesso Regolamento, parte II. 5 Granfondo viene individuata la condizione per stabilire che una gara di Gran Fondo è quella che misura almeno 15 km (se inferiore viene attribuito il punteggio previsto per le gare di fondo).

E’ in contrasto con la suddetta condizione il fatto che, sempre nel già censurato punto d) della parte IV del medesimo Regolamento, la classifica combinata venga stilata in base a due criteri di attribuzione punteggio non omogenei perché nel campionato italiano, che misura 8 km, non potrà essere attribuito lo stesso punteggio base che verrà attribuito alle competizioni superiori ai 15 km (Milazzo e Cagliari). Fermo restando, poi, che in termini di prestazione atletica la differenza tra una 8 km ed una 16 km esprime chiaramente la loro disomogeneità ai fini della classifica.

Anche in questo caso, pertanto, vi è una impostazione metodologica che rende incoerente l’impalcatura della classifica GF del Regolamento, che invece appare più accettabile sul piano della ratio e della sua funzionalità generale.

Nel ringraziarti per l’ospitalità ricevuta, sottolineo il fatto assolutamente positivo che venga richiesta l’opinione degli atleti e perciò sollecitato un ampio confronto anche tra di noi, così come mi auguro che in futuro vengano richiesti agli atleti (in una forma di rappresentanza condivisa sul territorio) pareri preventivi (ovviamente non vincolanti) utili ad indirizzare il contesto regolamentare verso un maggiore gradimento, senza polemiche postume o ripensamenti tardivi.

Ad oggi quello che è fatto è fatto.

A presto.

 
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