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Giovanni Bozzolo
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2014 Swim the Island
interventi e commenti
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la trasferta difficile di eros rossi

Bergeggi, vado o non vado?

Non è per la distanza a cui mi sono iscritto (dopo la Byron...), non è per la temperatura dell'acqua e nemmeno per le previsioni meteo, al momento
accettabili. Il problema è che mi sono iscritto ma non compaio nemmeno nella Starting List revisionata oggi

Non è che in questi giorni non abbia cercato di contattare l'organizzazione, ma senza risultati perchè la loro mail non funziona.
Quindi che fare?

Proviamo a fare il punto: avrei il "diritto" di fare una gara per cui ho pagato (ma che brutta roba da scrivere riferendosi ad un divertimento), però la prospettiva sarebbe quella di alzarsi alle 6 per andare a litigare. Ma vi sembra il modo di affrontare un divertimento?

Non so ancora cosa farò (non escludo la denuncia) ma sono certo di una cosa: comunque vada il we è rovinato.

Ovviamente i disguidi fanno parte del gioco e in quest'ultimo mese in effetti ce ne sono stati, però vorrei pensare che il prossimo anno la Federazione non ospitasse le organizzazioni poco professionali.

Grazie,
Eros Rossi

(ndr: la gara di Bergeggi è comunque fuori dai circuiti FIN)

La buona esperienza di Giuseppe Montesanti

Per parcondicio rispondo al mal contento del Rossi Eros,la manifestazione della Swim The Island è stata impeccabile sotto ogni punto di vista, c'erano più di 1500 atleti provenienti da ogni parte d'Italia e addirittura anche da fuori confini, l'aria che si respirava era di festa e non c'erano malcontenti anzi!

La manifestazione divisa in tre distanze ha permesso a tutti di poter godersi in base alle proprie capacità un mare di una bellezza indescrivibile, la sicurezza balneare è stata ben gestita, oltre al supporto della guardia costa ad ogni atleta è stato dato un salvagente omologato da far funzionare solo in caso di pericolo.

Ogni atleta aveva il microchip per la registrazione del tempo gara, in poche parole da partecipante alla manifestazione il mio voto è 10 su ogni punto di vista!

Sicuramente l'anno prossimo è da ripetere quindi anche a livello statistico su 1500 atleti uno può non essere soddisfatto, ma non per questo si deve contestare una manifestazione di questo calibro.

In questo caso è vero il detto:
Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce!

Massimo Ciardi: l'evento e altre considerazioni

Vorrei accodarmi a Giuseppe per fare i complimenti agli organizzatori dell’evento, che è stata una vera festa, anche se qualche appunto sulla partenza unica dei quasi 500 partecipanti alla 3.5km sarebbe da fare (nonostante tutte le attenzioni ho dato e preso più colpi che la pentolaccia), ma vorrei anche approfittare di questa pagina molto seguita dalla vasta platea dei nuotatori (delle acque salate, dolci e clorate) per alcune considerazioni che non riguardano solo SwimTheIsland, ma anche tutte le altre manifestazioni simili che si svolgono ogni estate.

Mi focalizzo su questa per tre motivi, il primo è che SwimTheIsland chiude, di fatto, la stagione delle gare (Cavi-Sestri Eroica a parte, scusa Frank), il secondo è il grandissimo numero di partecipanti e terzo, ma più importante, perché proprio prima delle varie partenze abbiamo ascoltato le belle parole del responsabile dell’Associazione Mondiale del Nuoto in Acque Libere, che ha fatto un quadro realistico della drammatica situazione di Mari ed Oceani, che sono diventati la più grande discarica del pianeta, cercando di sensibilizzare i numerosissimi presenti sull’uso ed abuso della plastica, che è il killer n°1 della fauna e della flora marina e dell’assoluta necessità di riciclarla il più possibile.

Sono certo al 100% che qualunque tipo di nuotatore partecipi a queste gare, Agonista, Master (con la M maiuscola, sottocategoria ex-agonista) o master (con la m minuscola, sottocategoria impiegato con la pancia, come me), come, per altro, chi si danna l’anima per organizzarle e far sì che funzioni tutto, ami non solo il mare, ma l’ambiente in generale, però, questa mia certezza sfuma tutte le volte alla fine di ogni manifestazione, con le varie location ridotte a discariche a cielo aperto, con i pochi bidoni e sacconi che tracimano di ogni cosa, in primis di bottigliette, piatti e bicchieri di plastica, che sono quasi certo vengano poi raccolti come Indifferenziato, in quanto impossibile da suddividere correttamente e smaltiti in discarica, dove fra 500 anni i nostri bis-bis-bis-nipoti li ritroveranno perfettamente integri, mentre tra 1000 si saranno trasformati in particelle cancerogene.

So che sono più cari, ma sarebbe bello venissero usati piatti e bicchieri del tipo biodegradabile, che fosse preposto (magari “rubandoli” dalla strada, o chiesti in anticipo alle Aziende preposte) un maggior numero di bidoni ben distinti (soprattutto Plastica/Metallo e, magari, Umido), che venisse ribadito più volte l’invito ad usarli correttamente (magari consigliando si schiacciare le bottiglie prima di gettarle), insomma fare sì che questi eventi siano eco-friendly a 360°.

Buone bracciate a tutti.
 
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