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Giovanni Bozzolo
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Laigueglia 2014
una gara davvero ben organizzata
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La Coppa Sachner è una gara di cui ho sempre sentito parlare - bene - ma che ho sempre saltato per la distanza da casa. Il 2014 però è l'anno buono: ho cominciato tardi la stagione e mi è rimasta una tremenda voglia di mare, in più ci sono tanti amici di Modena - siamo nati lontani dalle onde ma non riusciamo proprio a farne a meno!

Le condizioni climatiche al momento del nostro arrivo sono ideali: il mare è un olio, l'acqua è fresca (come piace a me) senza essere fredda e la temperatura esterna è quella tipica di una bella giornata di settembre.

Punzonatura veloce con gradita maglietta e siamo pronti per imbarcarci: la Coppa Sachner infatti è una gara in linea - si parte sul lato opposto del Golfo di Alassio all'altezza della chiesetta di Santa Croce e si percorre tutto l'arco naturale del Golfo fino al molo di Laigueglia. Il campo gara è delimitato da nove boe di colore arancione da tenere sulla sinistra fino alla boa finale di colore giallo all'altezza del molo - da lasciare sulla destra - che precede l'imbuto e l'arrivo.

Alla fine della gita ci tuffiamo nell'acqua dalla motonave (bello!). L'attesa della partenza è un po' lunga per i miei gusti, il freddo comincia a farsi sentire, ma finalmente i giudici ci fanno partire. Per non prendere le solite botte nuoto da solo sulla parte destra del campo di gara e dopo cinquecento metri mi accodo a una ragazza dalla cuffia grigia. L'acqua è limpida, la visibilità perfetta, tutto è ideale per la scia ma la ragazza va troppo forte e mi distanzia facilmente. Pazienza, nuoto ancora da solo e infine mi accodo a un gruppo capitanato da un master dalla cuffia gialla. Seguo "cuffia gialla" per un paio di chilometri, siamo in tanti, ogni tanto qualcuno scala una posizione, io cerco di stare sempre davanti e sul lato destro senza dare fastidio a nessuno ma qualche manata mi arriva ugualmente. Il battistrada procede comunque con un'ottima nuotata e riprende la fuggitiva dalla cuffia grigia.

L'acqua è così bella che non sembra nemmeno di essere in gara, mi limito a nuotare senza fatica e a godermi il mare dove per una volta non si intravede nemmeno una medusa. A metà percorso Salvatore Deiana mi sorpassa e quasi a dimostrare che questo sport non ha età affianca il master dalla cuffia gialla e si mette a tirare il gruppo - gruppo che nel frattempo si è sgranato - mi volto e conto sette cuffie compresi i battistrada. Seguo Salvatore fino alla penultima boa arancione, poi mi permetto di non condividere la sua traiettoria (perdonami!) e lo supero in scatto per correggerla. L'arrivo è vicino, tutti cominciano a darsi da fare, ma superata l'ultima boa arancione sono l'unico a deviare verso la boa gialla, che è spostata verso il mare aperto. Gli altri proseguono lungo la linea della spiaggia - quando si accorgono dell'errore sono troppo lontano e riesco a fare gli ultimi trecento metri da solo e a vincere la volata del gruppo. In un lapis arrivano anche Daniele e Paolo, poi Gambero (reduce dalla 15 km del Conero), Paola, Andrea, Rossano e più attardato Massimo che ha sentito un po' il freddo.

L'organizzazione da tempo a tutti di arrivare, poi parte un ricco buffet con focaccia, lasagne, dolci e persino il mio integratore preferito: la birra!
Per alcuni c'è il controllo antidoping. Negli ultimi tempi si è parlato molto di questi controlli; per quanto mi riguarda se da una parte penso che ci dovrebbe essere una maggiore sensibilizzazione dell'argomento da parte della stessa Federazione, con una normativa chiara sui diritti/doveri degli atleti (pur facendo le gare da tanti anni penso di essere uno dei tanti che non sa assolutamente nulla sull'argomento) dall'altra sono favorevole a controlli più frequenti e non solo sui primi arrivati.

La mia stagione, cominciata in ritardo per la nascita di Giulio, è già finita. Quest'anno ho nuotato quattro volte: Lazise, Byron, i 3km del Trittico di settembre (non ho scritto nulla ma mi associo ai complimenti che ho letto su Nuoto Master per l'organizzazione della gara) e infine questa perla di Laigueglia, gara bellissima, sia per le condizioni climatiche perfette, sia per lo scenario della riviera ligure sia infine per l'organizzazione, impeccabile in tutti gli aspetti, a partire dal percorso in linea che ha reso molto più avvincente la nuotata.
All'inizio di questa cronaca sono partito dalla mia città e mi permetto di tornarci (in tutti i sensi sic) per fare i complimenti a Raffaele Riccò che per il quarto anno consecutivo ha vinto il circuito di fondo per la sua categoria, e a Jessica Foroni, che dovrebbe riuscire ad arrivare seconda nella sua - tenendo conto che la prima è Laura Palasciano arrivare secondi è il miglior risultato possibile! Bravi davvero!

Al prossimo anno!

Ciao
Raffaele

 
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