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Giovanni Bozzolo
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Il Granducato: terra di civiltà
di eugenio velardi
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Era da tanto tempo che non ne facevo tre in un fine-settimana. Di gare in acque libere, beninteso. Ma lo sconto di 5 € per l’iscrizione complessiva era una occasione da non perdere. Come per mia moglie (la cito subito, così accontento gli affezionati), quando al supermercato vede il cartello “offerta”. E così ci ritroviamo in casa prodotti di cui ignoriamo natura ed uso. Potere persuasivo del marketing.

Scherzi a parte, volevo mettermi alla prova, dopo un anno che mi è stato poco favorevole.
E sono molto soddisfatto.

Ho ancora cuore, testa e fegato, organi necessari, in senso figurato, per me, per affrontare le sfide della vita, non solo quelle che mi creo da solo per gioco. Di braccia e gambe, non in senso allegorico, ne ho un po’ meno. Sul resto sorvolo. E veniamo alla cronaca.

Partiamo venerdì pomeriggio, con la nostra Queen, l’amata boxer. Arrivati alla nostra villetta al mare, diamo opportune disposizioni per ricrearne l’integrità, dopo le consuete, indesiderate visite invernali e, per risollevare fisico e morale, ci rechiamo a cena in un nuovo locale a Castiglione, aperto di recente. Esperienza molto gratificante, che ripeteremo anche sabato, non avendo esaurito subito tutte le nostre curiosità. Ritengo che più che queste improbabili note sulle mie nuotate, dovrei scrivere anch’io una guida di ristoranti, avendone certamente maggiore competenza ed esperienza.

Al ritrovo per la prima gara, sabato pomeriggio, c’è un allestimento degno di un evento internazionale.
È davvero difficile migliorarsi, soprattutto quando si inizia alla grande, ma i “ragazzi/e” del Nuoto Grosseto lo fanno ogni anno. Straordinario. C’è un palco per le premiazioni, con podio tricolore, ampi spazi, ed una larga porzione dello stabilimento balneare è dedicato ai partecipanti alle gare ed ai loro accompagnatori, con lettini ed ombrelloni, nuovi.

Gli ombrelloni sono anche un po’ frivoli, chiari con un orlo arancione, in tinta con i lettini, ed una sorta di galetta superiore, leggermente sopraelevata per una opportuna aerazione, che vista dall’alto ricorda un fiore. Merito senza dubbio di Licia, gestrice di questo storico bagnetto ed amica e compagna di studi universitari di mia moglie. E poi c’è chi parla male delle professoresse di matematica!

Le operazioni di spunta e punzonatura sono rapide ed efficienti. L’affetto sincero che avverto da parte degli organizzatori e dei giudici di gara mi fa sentire un vecchio amico ed uno di famiglia. Non fosse altro che per questo fondamentale aspetto umano, tornerò sempre qui in Maremma e nel Granducato. Ma come ho sempre detto, anche tutti gli altri aspetti sono eccellenti. Come la puntuale, chiara esposizione del percorso ed i controlli pre-gara.

In acqua tutti insieme e rapida partenza per questi primi 5 km. Oggi anche mare e tempo sono perfetti. Dopo un primo lungo tratto da solo, trovo un gruppetto con cui finisco la gara. Avrei voluto preservarmi delle energie per quelle successive, ma poi mi sono convinto che si rigenerano. E sarà pur vero, ma purtroppo non più così rapidamente alla mia età.

Domenica mattina consueti budini di riso al più famoso bar della zona, distante solo poche decine di metri dal ritrovo e di nuovo pronti.
La gara di 5 km di oggi è valida anche come selezione per i campionati europei juniores di luglio a Zagabria, categoria 98/99. Il mare è anche più tranquillo di ieri; nel pomeriggio, invece, come previsto, sarà un po’ mosso. Un unico, lieve, appunto. Eviterei il conto alla rovescia prima del segnale di partenza. Al -9 sono già tutti andati!

Ho l’impressione di nuotare molto più lento di ieri, ma poi impiegherò solo 2 minuti in più. Al termine, su mia richiesta, vengo cortesemente informato dai giudici di arrivo che non sono rientrato tra i partecipanti al campionato europeo. Peccato. Avrebbe potuto, invece, parteciparci lo straordinario Salvatore Deiana, M70 del Rapallo Nuoto, che sembra un ragazzino ed ha coperto la distanza di gara in 1h e 15’ !

Solito, abbondante rinfresco post-gara e poi, anche, pasta – party.

L’attesa al caldo non aiuta, però, il mio recupero. Sostanziale rinnovamento dei partecipanti con, tra gli altri, la presenza di Simona Burini ad allietarci. Per fortuna l’ultima gara consiste in un solo giro, leggermente più lungo. Mi ritrovo di nuovo da solo e vado un po’ a zig-zag. Poi, per fortuna, trovo una ragazza con una cuffia carina, che ricorda il logo della nutella, ed arrivo con lei. Ma questa volta sono andato davvero piano, senza accorgermene. Anche per questo devo scappare rapidamente. Per recuperare moglie e cane e rientrare in tempi accettabili a Roma, e così non posso salutare e ringraziare come avrei voluto.

Lo faccio da qui e me ne scuso. Sono curioso di controllare chi abbia completato il trittico.
Di sicuro la mia fortissima compagna di squadra Laura Palasciano e l’inossidabile Edy Falchieri.
A presto.

 
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