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Giovanni Bozzolo
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2013 San Terenzo
di bruno richieri
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E' stato un magnifico fine settimana, per noi che siamo stati a Santerenzo.

Sto entrando in forma in ritardo perchè a 61 anni ho cercato di migliorare la tecnica natatoria e solo ora i gesti diventano automatici e non sento la fatica. Venerdi pomeriggio saluto i miei colleghi in camice bianco che da anni mi considerano un patetico fissato che non si arrende al tempo che passa. Li ho lasciati ai loro circoli del tennis e del bridge, a guardare con rimpianto il culo delle signore sotto il gonnellino svolazzante dell'ultimo completino da tennis alla moda. Rimpiangono la gioventù e quello che non sono mai stati per la paura di mettersi in gioco, anche se hanno tutto quello che la moderna civilta' ti puo dare; ma la noia li ghermisce anno dopo anno.

Il "fissato" invece ha il cuore di un Samurai, anche se un po' antico, e con altri guerrieri come lui si mette in gioco e non vive di rimpianti. Mmagari di rimorsi...oh quelli si che sono tanti!

Sabato pomeriggio bella giornata di sole, mare perfetto, meduse una sola che si accanirà sul volto dello Stefano Bergonzi da Fidenza, il piu' amato dalle meduse. Ritrovo quelli della mia squadra, Lerici nuoto master: Mazzi detto il Naro, che quando sono ancora da arrivare dico vorrei essere il Naro che è gia arrivato; il giovane e velocissimo Martini; il mitico Federico Di Carlo, 70 anni, di potenza fisica impressionante; Maxi Mariannetti, che se si allenasse farebbe sfaceli ma ora deve fare anche il padre.

Qui a Lerici abbiamo un'altra squadra, alla faccia del campanilismo: il Lerici Sport, più blasonata come società di pallanuoto che come squadra di nuoto e per lo piu' master. Vorrei, anzi esigo, che i master del Lerici Sport, che annovera giovani emergenti e appassionati come Casella e Rossetti, si unisse a noi, Lerici Nuoto Master, unica squadra di soli master, ed allora non ce ne sarebbe per nessuno!!

Ritornando alla gara dei 3000, ottimo percorso, a parte una boa direzionale che non serviva a niente dato che non era allineata, e molti di noi hanno perso tempo passandogli vicino (il mio gruppo ad esempio). Mi accordo con l'amico Lanzi da Pesaro, ragazzo(50 aa), marchigiano-romagnolo, dallo sguardo gentile e pulito, che ogni anno migliora come il buon vino, per una gara insieme.

Parto bene e sto con il mio gruppo storico, attanagliato, felice in mezzo alla schiuma delle nostre poderose bracciate; sbagliamo l'avvicinamento alla boa direzionale, la cuffia rossa di Lanzi, la cuffia giallo verde di Deiana (un'altra bestia concorrente di Federico Di Carlo) sono il mio riferimento principale. Chiuderemo alla grande, una ventina tutti nell'arco di 14 secondi. Io, dopo essere stato in testa al gruppo fino alla penultima boa, chiudo in fondo o quasi lasciandoli picchiarsi alla grande nello sprint finale. Non sono affaticato.

Non rimango per le premiazioni perchè devo scappare a vedere la mia Inter contro i nemici juventini (bel pareggio e buona giornata per me e la beneamata).

Domenica mattina: tempo bruttissimo, mare in crescita, nuotatori padani che chiedono consigli su venti e previsioni al sottoscritto, che se la tira da lupo di mare alzando il dito insalivato per capire l'origine del vento. Mi esalto nella tregenda e faccio una gran gara: trentesimo assoluto con partenza unica, con i soliti del giorno prima tutti lì, un gruppo selvaggio, fiero di farne parte.

Purtroppo ancora due settimane e il circus nuoto in acque libere chiuderà per quest'anno i battenti. Vi ringrazio e vi saluto colleghi Samurai, vi voglio bene e vi auguro di vivere ogni giorno della vostra vita come se fosse l'ultimo e ogni gara come se fosse l'ultima.

Sayonara

 
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