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Giovanni Bozzolo
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Caldonazzo 2012
di maurizio morini
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Arriviamo al Lido di prima mattina, e per la prima volta non compio il rito della misura temperatura acqua; dopo Lucifero e i suoi amici il lago e' un brodo.

Ci iscriviamo, io a entrambe le gare ma sarà l'ultima volta, anche qui il costo gara e' aumentato e per due gare una sola maglietta, sono lontani i tempi dove si tornava a casa con diversi ricordi.

Come sempre a Caldonazzo ci sono moltissimi agonisti, una delle poche gare dove i master non dominano come numero; forse sarebbe per questo opportuno fare partenza separate. Invece si parte tutti insieme, su di un percorso tutto nuovo, molto più visibile da riva e quindi più spettacolare. Personalmente, da nuotatore, preferivo quello vecchio, ma forse perché dopo tanti anni ci ero affezionato.

Pronti, via. Duecento atleti che dopo 250 metri devono girare tra boa e molo in uno spazio non adeguato; ma andrà tutto bene.

Io, come sempre, parto defilato e arrivo alla boa dal basso, incontrando gli altri proprio solo sulla boa. Girata questa ci attende un bel lato di triangolo dove riesco a stendermi e inizio a recuperare posizioni. Passo Elisa, poi Laura poi Andrea e Alessandro ed eccomi ai piedi di Marco; con noi una nuvola di nuotatori giovani che in mancanza della riga nera sotto procedono con continui zig zag: se facessero la strada giusta alla fine arriverebbero 5 minuti prima e si risparmierebbero 300/400 metri !!! Ma sono giovani.

Lascio tirare Marco e i ragazzi per quasi tutto il primo giro e mi porto davanti solo quando la traiettoria é troppo sbagliata; ad esempio é sul lato del triangolo che costeggia l'arrivo, dove ci sono anche le boette del canottaggio: anche con boe ogni 10 metri riescono ad uscire dalla linea ideale e non di poco.

Inizia il secondo giro e dopo la boa i ragazzi partono a tutta in direzione di.... non si sa di cosa. Marco allora si mette davanti e punta la boa; io do un occhiata, siamo in linea e mi metto in scia. Sulla boa ci raggiunge il gruppo dei ragazzi, ma subito girata la boa ancora puntano decisi ancora non si sa dove. Marco li segue io invece punto la boa e spingo deciso. Marco se ne avvede e rientra e si piazza in scia; ultima boa, con una parte dei ragazzi ancora con noi; inizia il rettilineo verso l'arrivo e anche in questo caso devo per alcune volte fermarmi e riprendere perché c'e chi continua a cambiare direzione.

Inizia lo sprint. Marco mi affianca; io penso che mi aspetta la 10 e mollo, tanto allo sprint non lo batto.

Arriviamo e con noi Laura e Andrea, nel mezzo del gruppo giovani. Attendo l'arrivo di Stefano, Franca che arriva con una traiettoria errata ?!? poi ecco la Fede. Bene ci siamo tutti.

Premiazione e poi pasta per tutti.

La notte tra sabato e domenica si dorme poco per il caldo. La mattina mi presento poco convinto, ho dolore alla schiena e poca voglia di fare fatica. Decido: faccio 3 giri ed esco.

In acqua per la loro prima 10km ci sono Lorenzo e il Boss, con Franca e Fede a farci da assistenza: il molo posto sul lato del triangolo e' perfetto per i rifornimenti.

Si parte, i numeri sono diversi ma io parto sulla stessa rotta, seguito come da accordi da Elisa e da Laura. Come il giorno precedente fino alla prima boa nuoto lungo senza forzare e infatti Laura mi affianca; ma poi girata la boa inizio a stendermi e a recuperare gente partita forte. Tra questi due atleti della Germania che poi faranno tutta la gara in scia.

Fatto il primo giro ad un buon ritmo, circa 30" più lento dei giri del giorno prima, arrivo alla boa e decido che si tira un poco per uno, mi lascio sfilare rallentando ma il tedesco non passa, passa Laura e si mette davanti e io mi metto sulla sua scia.

Giriamo la boa e Laura prende una direzione errata, lo farà per tutti i giri, io allora mi metto in direzione lei mi vede rientra e si mette ancora davanti. Inizio ad avere problemi e mi fermo cercando di sciogliere la schiena, riesco a sentire meno dolore e riprendo; piano piano rientro e mi metto in coda. Nel lato dell'arrivo Juri allunga per andarsi a rifornire, e' evidente che ha un passo superiore ma manca di esperienza per le direzioni, da dietro lo vedremo poi girovagare per il lago. Passiamo per il secondo giro sempre con Laura davanti. Io sono tornato nella sua scia e ci resto fino al suo solito errore di direzione; come sempre le do ancora la direzione giusta e poi... una fitta. Mi fermo. Elisa crede di essere lei la causa e mi chiede scusa per grattate di piedi, resto fermo almeno 30 secondi, stirando la schiena e mi sento meglio; allora riparto e mi dico che arrivo al passaggio del 3 giro ed esco.

Parto però deciso per rientrare e ci riesco bene; nel rientrare vedo che Elisa ha perso 2 o 3 metri, la affianco, la incito e chiudo il buco; lei mi segue e il gruppo é riformato. Sul passaggio rallento e dico a Franca che ho problemi, ma che ci provo; sento che chiamano Elisa e la vedo uscire: doveri di mamma.

Girata la boa Laura si ferma per rifornirsi, la affianco e le dico vado io, mi porto avanti e tiro per un altro giro; al passaggio per l'ultima volta però mi fermo. Laura anche e ci diciamo che vadano un poco loro; ma non ci rendiamo conto che loro partono e tirano per staccarci. Laura decisa si mette in caccia e prende il tedesco alla boa al centro del lago; con lui prendiamo anche Juri che però decide che i miei piedi sono il suo obbiettivo e non smetterà di pestarmeli fino allo sprint finale.

Sul lato di rientro mi metto io davanti, con Juri sulle gambe, poi Laura e il tedesco a seguire. Non riesco però a chiudere completamente sull'altro che era uscito dal gruppo gli arrivo a pochi metri ma la stanchezza si fa sentire.

Inizia lo sprint. Juri decide che fa anche questo a zig zag e mi passa tre volte andando da un lato all'altro. Stanco di prenderle mi metto ai suoi piedi, guardo dietro, Laura mi affianca e il tedesco si stacca; Laura ha fatto molta gara avanti, e' giusto che tocchi lei, nuotiamo le ultime bracciate a fianco e all'ultima bracciata accorcio: Laura poi Maurizio, é giusto così. Un grosso abbraccio. Il tedesco arriva e ci dice grazie, era il minimo dopo 5 giri in scia.

Esco talmente stanco da non sentire più il dolore alla schiena, e decido che mai più le due gare.

Arriva Lorenzo che non ha avuto lo spunto finale del suo amico/avversario, e per questo non sembra contento; poi con il tempo la soddisfazione di averla finita e bene esce. Stefano il Boss esce stanco e sconvolto: ha saltato anche un rifornimento ed e' visibilmente in crisi: la soddisfazione uscirà tutta dopo due piatti di pasta.

Finita la premiazione su abbatte sul lago la burrascata di fine agosto con acqua a secchi e grandine. La visibilità sul lago é di 30 centimetri, per fortuna che abbiamo finito.

Anche questa e' fatta ora due giorni di relax sul lago
Alla prossima

 
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