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Giovanni Bozzolo
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Swim Around Key West 2012
un albese a kay West
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Il 23 giugno 2012 si è tenuta la 36esima edizione della Swim Around Key West in Florida. La gara della lunghezza di 12.5 miglia (circa 20 km) ha visto la partecipazione di 85 persone tra agonisti e non, di cui 67 hanno portato a termine l’impresa. La data della manifestazione era stabilita da oltre sei mesi per cui la partenza sarebbe avvenuta con qualsiasi tempo (escluso solo uragani).

Michele Drocco si è a lungo preparato per questa impresa che ha portato a termine con grande onore e gli abbiamo chiesto come ha vissuto l’esperienza.

”Il 21 giugno sono arrivato a Key West e il giorno successivo, dopo una perlustrazione dell’isola, ho fatto una nuotata di prova-acclimatamento: l’acqua era a 28°, la temperatura esterna di 32° circa e l’umidità' prossima al 100x100. Quindi ho partecipato alla riunione informativa dell’organizzazione conoscendo il direttore, reverendo Bill Welziem, che ha vinto 4 edizioni della manifestazione dal 2001 al 2004, ma ha compiuto l’impresa oltre 50 volte da solo.

Nel pomeriggio le condizioni climatiche sono peggiorate, il cielo era coperto con il vento a più di 30 nodi e il mare molto agitato; verso sera è sopraggiunta una tempesta, essendo la zona sfiorata da un uragano.

Il 23 giugno mi sono svegliato alle 7, ho fatto una abbondante colazione e sono andato sulla spiaggia da cui saremmo partiti, a sud dell’isola: la gara inizia sempre da questo punto, perché è il più critico per la maggiore esposizione al vento.

Il cielo continuava a essere nuvoloso, il mare agitatissimo e il vento a 25 miglia. Nessuna precipitazione. Alle 10, dopo il breefing e la benedizione del direttore di gara, sono partito insieme agli altri 84 partecipanti.

Caos totale! A causa del mare molto mosso le canoe, che ci avrebbero seguito (una ciascuno) e che ci aspettavano 500 metri più' avanti della linea di partenza-arrivo, si sono sparpagliate, perse, rovesciate... Io ho trovato la mia 48 minuti dopo la partenza… Ovviamente nei 48 minuti ho nuotato ma la ricerca della barca ha fatto perdere un po' di tempo.

Dopo circa 3 miglia, girato l’angolo dell’isola, il vento che prima era laterale e' diventato in poppa; la sensazione era bellissima, perché quasi di colpo ho iniziato a nuotare velocissimo con poco sforzo. Mi sentivo un delfino!

Ogni mezz’ora Malena (la canoista) mi dava da bere.

Girato il secondo angolo (l’isola è all’incirca un rettangolo) la corrente a favore si riduceva praticamente a zero, lasciandomi nuotare bene e rilassato per circa 4-5 miglia.

Poco prima del terzo angolo, dove si nuotava un po' più' al largo per superare un’insenatura, è successa una cosa strana: io avevo la corrente leggermente a favore mentre il vento tirava a raffiche violente in senso opposto. Nonostante la volontà' e lo sforzo della canoista, la velocità della barca era più bassa della mia e le regole della gara prevedono che si debba sempre restare insieme quindi ho dovuto attendere per circa 25-30 minuti che lei mi raggiungesse nuotando a rana e dorso.

Riavvicinandoci a riva il vento diminuiva e ho ripreso a nuotare in modo regolare fino al quarto angolo, che mi riportava al lato a sud dell’isola dove c’era la partenza-arrivo e dove il vento e l’onda grossa si facevano nuovamente insidiosi e pericolosi. Vedendo in lontananza l’arrivo, l’adrenalina aumentava e mi ha fatto accelerare un po' il ritmo delle bracciate.

All’arrivo ero felicissimo, meno stanco di quel che pensavo e contento di poter abbracciare mio nipote Luca che mi aspettava sulla spiaggia più felice di me. Ho concluso in 5 ore e 7 minuti, posizionandomi 13° nella classifica assoluta.

Ringrazio il mio allenatore Andrea Bianchi per avermi seguito in tutto permettendomi di finire la gara, ma soprattutto di finirla senza faticare troppo. Inoltre ringrazio i miei compagni di squadra del CSR master, che a turno mi hanno accompagnato nei miei lunghi allenamenti”.

 
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