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Giovanni Bozzolo
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Chioggia 2012
cronaca e riflessioni di maurizio morini
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Eccomi a commentare questa nuova stagione.

Iniziata a dire il vero con i campionati Mondiali, ma, come ho avuto modo di spiegare, NON ho commentato i Mondiali per una serie di motivi.

Avevo anche pensato di non fare nemmeno i commenti alle gare del Circuito, ma poi ho deciso di farlo, sempre però in un ottica costruttiva per migliorare le cose e per dare consigli. Non sono nel Circuito acque libere dal 1975, come qualcunaltro continua a ribadire, ma solo dal 1994, però credo di avere comunque fatto tanta esperienza e di avere visto crescere, e di molto, i numeri e il livello.

Per questo mi permetto di segnalare delle criticità e di dare dei consigli a chi con sacrificio organizza; ma solo da atleta che vorrebbe trovare al meglio la stessa manifestazione l'anno seguente.

Ed eccomi alla cronaca di una giornata di coda e di caldo.

Si parte presto, come sempre quando la destinazione è l'Adriatico; a Modena iniziano le code, in ogni modo con circa un oretta di percorrenza in più arriviamo a Chioggia.

Ed eccoci in fila per la punzonatura. Qui, sembra per una richiesta specifica dei Giudici, c'è un solo tavolo per smaltire una fila di 250 persone, con la conseguenza che gli atleti sono accaldati e sudati, e quindi che i pennarelli non scrivono. I tempi si sono allungati di molto. Per fortuna ci sono a disposizione degli atleti gli spogliatoi della piscina, dove poter cercare refrigerio.

Dopo le operazioni di punzonatura, andiamo in riva al mare; spunta degli Agonisti e in acqua. Noi master restiamo in attesa di essere a nostra volta chiamati singolarmente, e questo inizia giustamente solo dopo la partenza degli agonisti. Anche questa fase è abbastanza lunga e si svolge sotto un sole cocente. Qualche master azzarda una uscita dai ranghi per mettere i piedi in acqua ma viene subito redarguito...

Finalmente entriamo nel brodo: l'acqua era caldissima, un brodo appunto. Ho pensato al mio compagno che a Riccione ha finito in condizioni pessime per il freddo: "Loris qui staresti bene".

Parto ben fuori dal gruppo e mi porto poi piano piano nel gruppo già sgranato. Vedo davanti Marco e decido che sarò la sua ombra. Vedo e riconosco in questo gruppetto anche Alessandro e penso che la lotta per la categoria M45 è qui; non riconosco altri atleti del gruppetto.

Purtroppo durante il lato di andata mi entra acqua in un occhialino e questo mi porta a urtare spesso uno dei compagni; all'arrivo mi scuserò ma so bene quanto sia fastidioso. Appena prima della boa mi fermo svuoto gli occhialini e mi accodo. E via così. Girata la seconda boa e iniziato il tratto di ritorno Marco si porta deciso in testa al gruppo e aumenta l'andatura; io lo seguo e al mio fianco c'è Alessandro; provo più volte ad alzare la testa e vedo un solo atleta avanti a noi, di circa 30/50 metri, ma NON vedo l'arrivo; decido quindi di lasciar fare a Marco, che la vittoria degli M45 deve guadagnarsela !.

Inizio a vedere l'arrivo, mi giro e vedo che abbiamo qualche metro su altri master. Conoscendo le caratteristiche di Marco so che il suo sprint per me sarà improponibile; decido allora di affiancarlo per uno sprint lungo, onde evitare che poi tutti mi passino.

Quando lo affianco Marco aumenta, mi va bene, spingo forte; siamo alle boe dell'arrivo, Marco aumenta ancora, io cerco di non perdere contatto; non tanto per lui ma perchè temo il ritorno degli altri. Così facendo arrivo con una bracciata di vantaggio su Alessandro e con alcuni metri sugli altri.

A sorpresa dopo di noi arrivano anche master più forti che, complice una canoa, hanno sbagliato strada. A dire il vero Simone ed Enrico erano molto arrabbiati.

Arrivano anche tutti i miei compagni di società e tutti comportandosi bene. Non conoscendo molti dei master di queste zone facciamo i dovuti raffronti cronometrici tra noi e chi conosciamo, significa che il duro lavoro fatto per i mondiali stà ancora funzionando.

Dopo l'arrivo, complice l'acqua veramente calda, molti si lanciano sul venditore di granite e sul bar: l'acqua fornita dall'organizzazione è gradita ma purtroppo è calda (nota: nessuno la pretende fredda è solo una constatazione).

Dati i ritardi alla punzonatura e alla partenza, ci ritroviamo per il pasta party che sono le 14.30/15. Pasta per tutti, anche Adriano che si è attardato in spiaggia viene ampiamente rifocillato. Ancora un poco di attesa e ci sono le classifiche con premiazioni per categoria.

Decidiamo di restare in spiaggia, perchè finalmente si è alzata una piacevole brezza, consapevoli che fino a Padova in ogni caso sarà ancora coda.

Nel complesso a parte le code, i tempi lunghi e l'acqua più da Terme che da gara di nuoto è andato tutto bene.
Quindi .... alla prossima

Maurizio

 
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