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Giovanni Bozzolo
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Cagliari 2011
la questione dei tempi minimi
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I fatti sono semplicissimi: la gara di granfondo, unica della specialità aperta anche ai master, programmata su una distanza di 18 km e svoltasi in realtà su una distanza inferiore (17 km secondo la capitaneria di porto, e forse qualcosa meno) risulta al di sotto del tempo minimo stabilito dal regolamento, e pertanto non le può venire assegnato il punteggio.

I commenti sono naturalmente numerosi e si sinetitzzano bene nel messaggio di Giannetto Bini:

.... mi piacerebbe dire la mia opinione di diretto interessato, visto che sono tra quelli che l'hanno finita. Secondo me quella gara era forse non 18km pieni, ma certamente più di 15, anzi secondo me più di 16. Dico questo perché:

1) l'ho misurata precisamente su google earth
2) Bondanini ha chiuso in 3:10
3) visto il vento intenso di tramontana, fino a oltre calamosca (quindi oltre 7 km di gara) c'era una forte corrente a favore, mentre la corrente era contro per soli 800 mt (prima dello spiaggione) per il resto il mare era liscio come l'olio, e quindi molto veloce.
4)in 3 ore e 10 con corrente prevalentemente a favore secondo te bondanini fa meno di 15 km?



Ora il punto non è se la gara fosse o non fosse di gran fondo, cioè che non fosse di 15 km, bensì il fatto che il regolamento 2011 ha introdotto un parametro aggiuntivo, che è quello del tempo minimo, fissato per il gran fondo in 3h 15'.

Non ci sono molti riferimenti per valutare a cosa corrisponda, in metri, questo parametro, perchè 15km è una distanza inconsueta. Considerando che una 10 km si chiude in un po' meno di due ore e che una 25 sta ben sopra le 5 ore, si può ipotizzare, in buone condizioni del mare, un passo leggermente inferiore ai 12 minuti per km. E questo suggerisce una distanza minima, ma proprio minima, superiore ai 16 km.

Sicuramente queste stesse valutazioni le aveva fatte, correttamente, l'organizzatore in sede di pianificazione quando aveva scelto una distanza di 18 km che offre un certo margine di sicurezza. I fatti hanno dimostrato che il margine era necessario: la gara è risultata sotto soglia e non verranno assegnati punteggi.

Agli agonisti.

Il settore master ha deliberato, in deroga, per quest'anno, di procedere comunque all'assegnazione del punteggio.


Personalmente, trovo molto importante l'esperienza di Cagliari.

In primo luogo perchè costringe a riflettere sulle regole, punto particolarmente critico nel mondo delle acque libere. Il confronto sportivo e le classifiche si basano su una omogeneità di condizioni e di comportamenti definita nei regolamenti. Prima di affrontare la competizione bisogna assimilarle e durante la competizione bisogna adeguarvisi.

In secondo luogo perchè mette in luce l'importanza e la criticità del ruolo dell'organizzatore. E' lui che mette in mare la gara e che stabilisce i parametri del percorso: tracciato e lunghezza, caratteristiche entrambe cruciali al fine della regolarità della gara.

In terzo luogo perchè mette in evidenza la sostanziale differenza fra i due mondi, agonisti e master che qui si separano nella gestione di questo problema. E' un punto che merita profonda riflessione.

giovanni bozzolo

 
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