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Giovanni Bozzolo
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Regno di Nettuno Nuota Forio 2013
di michele marrocco
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Da rifare il prossimo anno!

Nonostante io sia sconosciuto ai più che come me condividono una passione sfrenata per le acque libere, voglio comunque lasciare un pubblico commento a questa gara che ho trovato essere di grande piacere.

Innanzitutto voglio far rilevare la calorosa accoglienza dell’Organizzazione che si e’ premurata di venire a salutarci fin dalla nostra discesa dall’aliscafo. Ero infatti insieme al mio compagno di nuoto Craig e al team di Cava (che era al seguito del grande Peppe Vitagliano) e, grazie alla presenza dell’Organizzazione sulla banchina, siamo stati facilmente indirizzati verso il luogo dell’appuntamento per la gara. Inoltre, le agevolazioni predisposte per atleti e accompagnatori per l’affitto ombrellone e lettini sono state molto gradite, soprattutto in questi tempi dove i costi di affitto di attrezzatura da spiaggia non si contengono più.

Per il resto, io e Craig siamo rimasti affascinati dalla baia che abbiamo subito percorso a nuoto leggero per sopire l’influenza del caldo estivo. Mentre nuotavamo, era interessante vedere la conformazione del fondo sabbioso striato e poi l’incontro con un piccolo campionario di fauna ittica presso i piccoli scogli appena fuori dai frangiflutti ha reso la nostra passeggiata marina ancora più rilassante. Craig infatti è biologo marino ed è attratto con curiosità anche dalla più insignificante traccia di vita acquatica.

Più tardi, però, siamo entrati nel vivo della preparazione per la gara. Lo stand dove si è fatta la punzonatura era stato ben architettato e delimitato, con ampi spazi e zone coperte per garantire l’ombra. Dopo un po’ di fila e la punzonatura, abbiamo ricevuto una maglietta con un design estroso che merita il mio apprezzamento. Non capita sempre che le magliette gadget, oramai a decine e decine accumulate negli anni, siano così gradevoli.

Altra nota piacevole è stata la messa a disposizione di spogliatoi per il cambio. Infatti, io uso il costumone e cambiarsi in un luogo appropriato aiuta.

Un problema che ho riscontrato, invece, è stata la lunga attesa per il via. Purtroppo, è successo che parecchi di noi sono entrati in acqua senza accorgersi che i giudici erano ancora in spiaggia per le ultime disposizioni. Se si fosse atteso il benestare all’ingresso in acqua, forse l’attesa sarebbe stata meno problematica. Meno male che qualche intelligente nuotatore si è portato verso un luogo dove almeno si potevano poggiare i piedi sul fondo! E così appresso molti di noi. Ma, con speciale riferimento a queste partenze caotiche, io mi chiedo perché non si possa copiare la modalità con cui si avviano le gare di Triathlon (e sì, faccio anche quelle!). Ovvero, si parte tutti insieme allineati dalla spiaggia. Questo eviterebbe i soliti trucchi di quelli che guadagnano molti metri rispetto agli altri sulla linea di partenza e, tanto più, si eviterebbero le scenette dei giudici che inutilmente e lungamente tentano di imporre la disciplina agli indisciplinati senza ottenerne un reale effetto (tanto è che puntualmente il giudice sembra concedere la partenza per disperazione!). Oppure, basterebbe squalificare i partenti irregolari fuori linea, così come accade in piscina dove si viene squalificati per partenza anticipata!

Ma, se la partenza è stata rovinata da questa attesa, la gara ha ripagato pienamente le incertezze iniziali. Il mare aveva preso un po’ di onda, ma quell’onda che diventa gustosa nell’accompagnarla con la nuotata. Poi, la baia di Forio ha un grande pregio. Si riesce a vedere il fondo mentre si gareggia, e questo a me dà uno stimolo ulteriore perché mi restituisce l’impressione del volo aereo quando dall’alto si guarda la terra che scorre al di sotto. Un unico imbarazzo l’ho vissuto al momento di passare la boa intermedia del lato lungo di rientro al largo. La stavo per saltare e l’ho recuperata solo dopo aver sbagliato direzione per un piccolo tratto. Forse non era così visibile, o forse io non mi sono reso ben conto di come fosse il campo gara. In ogni caso, le braccia di coloro che mi precedevano in lontananza mi hanno aiutato.

A conclusione, mi resta da fare un paio di proposte. Innanzitutto, io ho trovato disagevole la collocazione oraria e domenicale. Sarebbe bene anticipare questa gara che prevede uno spostamento in aliscafo o traghetto anche per il rientro presso la propria dimora. Una modifica questa che sarebbe di poco conto per i nuotatori campani che sono comprensibilmente vicini, ma che, a mio modo di vedere, avvantaggerebbe la partecipazione di chi pianifica il rientro verso destinazioni più lontane. L’ideale, a dire il vero, sarebbe da collocare la gara al sabato in modo da associare anche un eventuale soggiorno domenicale di riposo e di godimento delle bellezze che Ischia può offrire.

Altra proposta è quella di aggiungere una distanza da fondo, tipicamente la 5 km. Potrebbe essere svolta in coincidenza con il mezzofondo con l’opzione di scelta tra le due da dichiarare al momento della punzonatura. Oppure, ancora meglio, potrebbe essere una gara a se stante in altra collocazione oraria. Questo perché non mi sono bastati i 40 minuti che ci ho impiegato io per godermi questa prima edizione della Nuota Forio.

Eh già, si è trattato della prima edizione e spero che tutti i suggerimenti costruttivi vengano raccolti dalla Organizzazione per superare le piccole incertezze che, di fatto, fanno sorridere se confrontate con la bellezza della intera giornata. Quindi, grazie ancora a quanti si sono impegnati per realizzare questa ulteriore occasione di incontro tra noi nuotatori delle acque libere. Il loro impegno si è tramutato nel nostro entusiasmo e questo già li dovrebbe ripagare eticamente e moralmente. Infine, un incoraggiamento ad andare avanti e ad imparare da questa esperienza per rendere la seconda edizione della Regno di Nettuno Nuota Forio ancora più fruibile.

 
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