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Giovanni Bozzolo
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2012 Scampoli di fine stagione
di giulio votano : la festa di sestri
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Ho chiuso il mio commento a 'le tre prie' con la domanda (retorica): se sussistono questi pericoli da iper-competizione, non è meglio sacrificare un po’ il desiderio del «casino in partenza» adottando delle cautele tipo la partenza a ondate o a gruppi?

La risposta la si trova una trentina di chilometri più a sud, a Sestri Levante, il giorno dopo, dove il settore Master della FIN ha organizzato la prova finale sprint mezzofondo.

La Commissione Tecnica del settore master, riunita sabato per un incontro tecnico sui regolamenti, deve essersi, presumibilmente, prodotta in una efficace una danza del sole e del mare calmo, perchè domenica mattina la Baia del Silenzio accoglie i rumorosi master in un contesto meteorologico estivo per una millecinquecento metri intorno ai natanti ormeggiati.

In questo caso, nonostante il minor numero di partecipanti e la discreta distanza della prima boa dalla partenza, la regola imposta è quella di una divisione in due ondate: maschi fino alla categoria M50 compresa (la leva giurassica in questo caso ha guadagnato i galloni dell’eccellenza prestazionale…!!!), femmine con i maschi dalla categoria M55 in su. E considerata la presumibile brevità della durata del percorso, è stabilito che il secondo gruppo parta dopo l’arrivo di buona parte del primo.

La scelta, oltre a evitare che uno sprint di mezzofondo si trasformi in un incontro collettivo di kickboxing, consente anche ai partecipanti – complice il sole e la luminosità del cielo sereno e la pressoché piena visibilità del campo gara, salvo il lato coperto dalle barche ormeggiate – di fruire della visione di una parte della gara, quella disputata dall’altra ondata.

Il clima del contesto è – salvo qualche rara eccezione – vacanziero come il meteo illude che sia: la gara si disputa regolarmente e senza incidenti né contestazioni, il percorso è semplice e ben segnalato, l’imbuto visibile e in mancanza del tabellone è necessario toccare alla fine dell’imbuto una delle due «palle» (sarà mica un gesto apotropaico di buon augurio per la prossima stagione?). È possibile complimentarsi all’arrivo e fare il tifo fra un’ondata e l’altra, un ricco buffet, con focaccia dolce e salata, vino bianco fresco, frizzante e piatto, apre la porta a una cerimonia di premiazione con la promessa di tentare di restituire a questa manifestazione – entusiasmante, sia per il suo essere uno «sprint» in acque libere, sia per la sua location in una baia ligure caratteristica e naturalisticamente affascinante – la dignità di campionato italiano come fiocco di chiusura della stagione in acque libere.

Con l’auspicio espresso si archivia la stagione delle acque libere 2011-2012.
Giulio Votano

 
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