Grazie a recenti interventi è stato messo in luce e gestito un rilevante problema dell'esposizione delle classifiche che sicuramente angustiava le numerose persone coinvolte.

Mi riferisco al fatto che finora le classifiche erano elencate in ordine di punteggio utile decrescente ma le righe erano semplicemente numerate in ordine progressivo col risultato che gli eventuali parimerito venivano a prima vista considerati come aventi posizioni diverse.

Questo fatto, di mera visualizzazione, sicuramente non disturba i primi, per i quali i parimerito non sono molti e la posizione relativa è chiara, per loro e per tutti. Pesa invece molto man mano che si scende nella classifica delle categorie numerose dove i parimerito diventano tantissimi e la confusione può essere rilevante.

Grazie al recente intervento analitico di beatrice inghilleri questo punto è stato corretto, col consueto metodo già noto per le gare in vasca, di saltare la numerazione in presenza di parimerito per riprenderla successivamente.


Nello stesso intervento citato viene sottinteso un altro rilevante problema, e cioè in che ordine vadano elencati i parimerito. Nello stesso articolo viene ipotizzato un criterio per numero di gare disputate. Bene, visto che la fonte è una insegnante di diritto, anche in assenza di normativa specifica nel regolamento, ho ritenuto di accettare il suggerimento implicito, ritenendo che l'ordine alfabetico sarebbe criterio meno sportivo e assai più anonimo.

Si potrebbe tuttavia valutare se utilizzare al suo posto il punteggio totale accumulato. Entrambi i criteri sono quantitativi, ma potrebbero portare esiti differenti nel caso di un nuotatore più bravo ma con meno gare. Ovviamente parliamo di semplice elencazione di atleti a parimerito perchè il regolamento non prevede di differenziarne la posizione in classifica.

Un punto di rilevante importanza da approfondire.

Giovanni Bozzolo